In questa pagina andremo a testare e valutare le caratteristiche, l’efficienza e la convenienza di un climatizzatore portatile prodotto da Argo, che prende il nome di Argo Softy. Si tratta di un prodotto interessante, con un buon rapporto qualità/prezzo, utile per l’utilizzo in estate.
Importante è non confondersi con un modello simile, che è Softy Plus, cosa non difficile perché il manuale di istruzioni, che si trova anche in internet, è esattamente lo stesso; la differenza fondamentale è che il modello Plus ha anche la funzione di riscaldamento mentre il Softy, che è quello di cui parliamo in questa pagina, non ce l’ha.
Preso atto di questo, vediamo le caratteristiche del climatizzatore.
Caratteristiche principali
- Potenza di 10.000 BTU
- Classe energetica di consumo A
- Timer programmabile
- Ruote girevoli
- Telecomando
- Filtro aria facilmente sostituibile/lavabile
- Flap aria con movimento automatico
- Restart automatico dopo black-out di corrente
Consumi
Il fabbisogno di energia elettrica di questo modello rientra nella media. Infatti la potenza è abbastanza alta (esistono climatizzatori portatili anche più potenti, ma qui siamo ad un buon livello), per cui riuscendo a coprire un’area più alta anche i consumi sono maggiori. E poi c’è il fatto che la classe energetica è la A, non è altissima, e il consumo a parità di potenza è maggiore rispetto ad altri modelli della stessa fascia di prezzo. L’assorbimento massimo di corrente a potenza massima è di 1 kW, un valore che in bolletta si sente, ma che non pone particolari problemi nell’utilizzo quotidiano.
C’è anche da dire che, per la disposizione dei componenti interni, questo condizionatore tende a scaldare molto, e anche se questo non inficia sul raffreddamento della stanza, è comunque indice di poca attenzione al risparmio energetico da parte dei produttori: insomma, i consumi non sono proprio la sua caratteristica migliore, anche se comunque per la potenza che riesce a sprigionare si difende piuttosto bene.
Rumorosità
Anche dal punto di vista della rumorosità non siamo messi particolarmente bene, perché questo prodotto è abbastanza rumoroso.
Con i suoi 63 decibel si trova nella media dei climatizzatori portatili, e se a massima potenza non ci sono differenze percettibili con i prodotti della concorrenza, a potenza minima il rumore emesso rimane piuttosto alto. Questo significa che se sopportando il climatizzatore nella prima fase, quella di raffreddamento rapido, pensassimo di poter poi sentire meno rumore più tardi, quando la temperatura è stata raggiunta, non è questo il caso; è da utilizzare quindi un una stanza dove il rumore non da fastidio.
E’ presente una funzione Sleep, studiata (a detta del produttore) per l’utilizzo notturno di questo prodotto. In pratica il motore lavora in maniera più “docile” evitando all’utente bruschi aumenti o diminuzioni di temperatura, dopo 7 ore in questa modalità il condizionatore si spenge.
Riuscire a dormire con lui acceso è piuttosto impossibile perché il rumore, anche a potenza minima, rimane comunque alto (noi abbiamo misurato intorno ai 50 dB al minimo della velocità), se non avete il sonno particolarmente profondo potreste avere delle difficoltà.
Prestazioni
Dal punto di vista delle prestazioni, le capacità di questo climatizzatore sono medie, con il bonus del poter coprire stanze grandi fino a 35-40 metri quadri, che comunque non è male, considerando che ci sono climatizzatori portatili in grado di coprire solo un’area molto minore. Il compressore è molto rapido a partire e in stanze non troppo grandi, si percepisce dopo poco tempo la diminuzione di calore.
Abbiamo 10.000 BTU di potenza, per cui un buon sistema di filtraggio dell’aria, e anche il raffreddamento è piuttosto veloce, motivo per cui è possibile utilizzarlo se vogliamo creare una differenza di temperatura consistente in relativamente poco tempo.
Da notare, da questo punto di vista, il fatto che il getto d’aria non viene sparato in una sola direzione ma è emesso in modo diffuso: in questo modo si evita che l’aria fredda arrivi direttamente addosso alla persona, mentre la stanza si raffredda in modo più omogeneo e abbastanza velocemente.
Per prestazioni e comodità di utilizzo, specie se si hanno stanze particolarmente grandi, è quindi piuttosto comodo, e metterlo in una stanza grande permette anche di sentire meno il rumore emesso, volendo.
Argo Softy: l’utilizzo
Per quanto riguarda l’utilizzo, Argo Softy non è difficile da utilizzare e da posizionare, in casa, anche se bisogna fare attenzione ad alcuni aspetti, quelli soprattutto che riguardano il già citato eccessivo riscaldamento del dispositivo.
Iniziando da zero, quando lo abbiamo posizionato nella stanza dobbiamo collegarlo ad una presa elettrica, e qui un primo problemino tecnico: il cavo per la corrente è corto, e questo significa che c’è sicuramente la necessità di una prolunga, da prendere immediatamente in considerazione perché dietro il climatizzatore va lasciato dello spazio.
E qui arriviamo alla questione principale: lo spazio dietro al climatizzatore. Deve essere almeno di 60 centimetri dal muro, proprio a causa dell’eccessivo riscaldamento: non ci sono problemi con il tubo, che è lungo al massimo un metro e mezzo (per cui ci sta) ma, in linea generale, più riusciamo a tenerlo lontano dalla parete, meglio è.
Il tubo è lungo 150 cm, quando è retratto è circa 40, del tipo a fisarmonica ma non particolarmente rigido. Dobbiamo fare attenzione a disporlo in modo più orizzontale possibile (nei limiti, ovviamente), e si può collegare sia alla bocchetta dell’aria, a muro, sia alla finestra se ha un buco apposito. A differenza di altre marche, non ha un pannello incluso per garantire la chiusura ermetica, motivo per cui bisogna lasciare sempre la finestra accostata (perdendo in questo modo un po’ di efficienza). Da notare che sarebbe opportuno, secondo me, tenere il tubo collegato anche in modalità di deumidificazione, sebbene non sia necessario: aiuta a dissipare un po’ il troppo calore che, altrimenti, il climatizzatore emetterebbe.
Le funzioni messe a disposizione sono principalmente tre, e sono il condizionamento, la deumidificazione e la ventilazione, ovvero le tre modalità classiche dei climatizzatori portatili. Non sono presenti modalità aggiuntive (smart, silenzio o cose del genere), mentre è incluso il timer; in ogni caso le funzioni sono molto basilari, per questo modello.
Il condizionamento necessita del tubo per poter funzionare, e riesce come abbiamo detto prima a creare una buona differenza di temperatura nella stanza, perché è piuttosto potente. Se vogliamo possiamo anche utilizzare la sola modalità ventola per evitare di accenderlo, riducendo in questo modo i consumi e muovendo l’aria.
Per quanto riguarda la deumidificazione, il serbatoio per l’acqua in questa macchina c’è ma è molto piccolo, e riesce a trattenere solo una quantità limitata di acqua.
Questo significa, in altre parole, che è necessario usare il drenaggio continuo, ovvero collegare una gomma alla parte posteriore del climatizzatore per far finire l’acqua in un secchio, o in una bottiglia, da svuotare man mano che si riempie. E’ una cosa un po’ fastidiosa, ma se non la facciamo l’efficienza della riduzione di umidità dall’aria diminuisce progressivamente, e comunque svuotare spesso il serbatoio è una cosa molto fastidiosa.
Ultima cosa, il telecomando, che è uguale per tutti i climatizzatori Argo, ma in realtà diversi tasti non corrispondono ad alcuna funzione: non portate in riparazione il climatizzatore due giorni dopo l’acquisto perché la funzione “Smart” non funziona. C’è scritto tutto sul libretto, il telecomando è di serie ed è valido anche per altri modelli Argo. Questo è un modello economico, e alcune funzioni mancano, molto semplicemente.
Conclusione
Il modello Argo Softy è un condizionatore economico, nettamente più economico rispetto a tantissimi altri climatizzatori. Per cui, se valutato in senso assoluto è inferiore, per qualità e per mancanza di funzioni, rispetto ad altri climatizzatori portatili, se lo guardiamo dal punto di vista del rapporto qualità/prezzo le cose migliorano nettamente.
Le modalità sono quelle di base per un climatizzatore portatile, e il fatto che riesca a raffreddare anche stanze piuttosto grandi è utile, considerando che la spesa iniziale non è alta. I problemi arrivano invece quando si parla di consumi, che non sono bassi, e di rumore, perché non tanto il rumore massimo quanto quello minimo è parecchio più alto rispetto a quello emesso da altri climatizzatori, di altre marche.
In più c’è il problema del surriscaldamento, che garantisce una vita minore al prodotto, almeno in teoria (perché se si usa solamente tre mesi d’estate può durare tranquillamente diversi anni), ma soprattutto richiede una serie di attenzioni nel posizionamento perché se fate come qualcuno che lo mette appoggiato al muro, quello si rompe dopo pochi giorni. Ma si tratta semplicemente di seguire le istruzioni che ci sono scritte, è buonsenso.
Per il resto, se si accettano questi compromessi si tratta comunque di un climatizzatore valido, economico rispetto alla media e adatto a chi ha magari stanze grandi ma non necessita di funzioni particolarmente avanzate.