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Recensione Zephir ZAIR01: un condizionatore portatile senza tubo molto economico

In questa pagina andiamo a descrivere le caratteristiche di un condizionatore portatile senza tubo molto richiesto, soprattutto per il suo basso costo in relazione a quello di altri dispositivi simili a lui.

Parliamo di Zephir ZAIR01, prodotto molto diffuso e conosciuto, un raffrescatore evaporativo in grado di abbassare la temperatura della stanza in cui ci troviamo.

Non è un modello particolarmente potente, e le sue prestazioni non sono il massimo, ma può andare bene per chi ha necessità di raffreddare stanze piccole e, soprattutto, non vuol spendere troppo per l’acquisto di un prodotto di questo genere.

Di seguito andiamo ad analizzarlo da tutti i punti di vista, cercando di capire quando questa scelta può essere utile.

Caratteristiche principali:

  • Costo contenuto
  • Dimensioni piccole e leggere
  • Bassi consumi
  • Ventola con tre velocità

Zephir ZAIR01-condizionatore senza tubo

Consumi

Dal punto di vista dei consumi, come abbiamo detto prima il dispositivo è poco potente, per cui ha un consumo molto basso. La potenza assorbita quando la velocità della ventola è massima è infatti di 65 W; si trova anche qualche modello che consuma meno (45-50 W), ma si trovano anche raffrescatori, più potenti, che arrivano a consumare il doppio di lui.

Con un consumo di energia così basso, però, si capisce bene come il dispositivo sia molto economico: tenendolo acceso per diverse ore al giorno, tutti i giorni, infatti, la bolletta non aumenterà che di 2/3 euro al mese rispetto al non averlo, per cui vale la pena di accenderlo ed utilizzarlo senza farsi troppi problemi.

Unendo i consumi bassi al costo dell’apparecchio, anch’esso molto basso, si può capire che si tratta di uno dei condizionatori più economici, in generale, che abbiamo recensito su questo sito; certo, le sue caratteristiche tecniche non sono il massimo, ma chi è interessato a questo dispositivo non sta cercando il massimo.

Rumorosità

Anche dal punto di vista della rumorosità, non siamo su buoni livelli. Intendiamoci, si tratta di un raffrescatore evaporativo, per cui è più silenzioso di qualunque modello di condizionatore tradizionale in commercio, ma è decisamente più rumoroso rispetto ad un normale ventilatore.

La scheda tecnica non riporta il valore in deciBel del dispositivo, ma abbiamo provato a misurarlo con un apparecchio a parte e abbiamo visto che, a distanza di un metro, la rumorosità percepita è di 53-54 dB. Non è tantissimo, nel senso che un suono del genere non disturba (né il giorno, né la notte), ma comunque si sente e ci sono raffrescatori che riescono a raggiungere anche valori minori da questo punto di vista.

La rumorosità, poi, varia in base alla velocità della ventola, che è regolabile, ma in generale non possiamo farci troppe illusioni: essendo un condizionatore poco potente, è necessario stare abbastanza vicini per sentire l’aria fresca che emette, motivo per cui se ci allontaniamo troppo per sentire meno il rumore non trarremo nemmeno vantaggio dalla sua presenza.

Prestazioni

Come abbiamo già anticipato nei paragrafi precedente, questo raffrescatore non ha buone prestazioni, che anzi si assestano sul basso.

Il manuale non riporta informazioni tecniche relative al filtraggio di aria, per cui diventa difficile fare un paragone tecnico con altri prodotti simili a lui, ma quello che è certo è che il raffreddamento è poco, per vari motivi.

Per prima cosa, lo spazio dal quale emette aria è ristretto, e comunque la macchina è piuttosto bassa (70 centimetri di altezza massima, per cui emette aria tra i 50 e i 70 centimetri da terra), per cui a meno di sopraelevarlo sarà difficile sentire il beneficio che porta, specialmente nella parte più alta del corpo.

Inoltre, la ventola non è particolarmente potente, e anche se l’aria viene raffreddata dal sistema di raffreddamento ad acqua la differenza di temperatura non è ben percepibile se non nelle immediate vicinanze del dispositivo. Per questo motivo, non possiamo certo lodare le prestazioni dello Zephir, soprattutto se, come vedremo tra poco, nemmeno la sua qualità di costruzione è eccellente.

Esperienza d’uso

Passando all’esperienza d’uso di questo dispositivo, abbiamo già accennato al fatto che non è buona. O, meglio, le funzioni non sono diverse da quelle di altri dispositivi simili (anche se ne manca qualcuna), ma è la qualità costruttiva a far storcere il naso quando si procede con l’acquisto.

Partendo dalle funzioni, queste si possono controllare dalla parte superiore dell’apparecchio. Non è presente un telecomando per il controllo a distanza, e non c’è nemmeno un display per controllare le funzioni: si può vedere quella attiva dai tasti che sono stati premuti, proprio come in un ventilatore da tavolo. La parte superiore è così composta:

  • Un tasto per accendere e spegnere il dispositivo;
  • Tre tasti per scegliere la velocità della ventola, alta media o bassa;
  • Un tasto per decidere se utilizzare il sistema di raffreddamento ad acqua o non farlo, utilizzandolo così solo come ventilatore;
  • Un tasto che permette di muovere le alette anteriori in automatico, direzionando il flusso d’aria a destra o a sinistra.

Il sistema ad acqua si attiva mettendo, per prima cosa, l’acqua (mi raccomando, demineralizzata!) nella vasca che si trova in basso, eventualmente con del ghiaccio (vanno bene i siberini, che saranno stati messi prima in congelatore) per abbassarne la temperatura. Se attiviamo l’apposita funzione, l’acqua verrà pompata verso l’alto e poi scenderà impregnando una membrana dalla quale passa anche l’aria calda della stanza; l’aria cede il calore all’acqua, e abbasserà così la temperatura della stanza.

Purtroppo, il serbatoio non è molto capiente (3 litri al massimo) e necessita quindi di essere riempito almeno un paio di volte, se abbiamo intenzione di utilizzarlo per tutto il giorno. Questo aggiunge un “grattacapo” in più ad un altro problema che riguarda il serbatoio, come vedremo adesso.

Parlando infatti di qualità costruttiva, molti utenti ci chiamano per le riparazioni perché il serbatoio dell’acqua perde, lasciando un piccolo lago di acqua sotto allo Zephir, pericoloso considerando che passa da lì anche il cavo della corrente elettrica.

La riparazione è molto semplice, e si può fare anche in casa, ma dover riparare un prodotto appena comprato non è proprio il massimo; si tratta semplicemente di fare attenzione a mettere il cassetto con l’acqua, non riempirlo troppo e mettere un po’ di nastro adesivo sigillante (da idraulico) nei punti in cui si nota la perdita, e il problema si risolve, ma credo che l’assurdità della situazione sia facilmente comprensibile da questa descrizione.

Conclusioni

Come si può capire un po’ da tutta la recensione, con Zephir non siamo ad un buon livello parlando di raffrescatori evaporativi.

In pratica, l’unico punto a favore di questo dispositivo è il basso costo, unito ai bassi consumi che, quantomeno, non creeranno problemi con la bolletta elettrica.

Per il resto, però, le prestazioni sono basse, la rumorosità piuttosto alta (rispetto ad altri prodotti con prestazioni simili) e soprattutto dal punto di vista tecnico il prodotto fa acqua da tutte le parti… in senso non solo figurato, ma anche letterale, nel senso che perde.

Ne consigliamo l’acquisto, quindi, solo per chi ha intenzione di farne un utilizzo sporadico, magari in ambienti ristretti dal punto di vista delle dimensioni, e per chi non vuole spendere troppo per raffreddare la stanza in cui si trova: se si ha intenzione di usarlo in casa, o in ufficio, in modo continuativo, vale la pena di spendere qualcosa in più ed avere un prodotto, sia anche un raffrescatore e non un condizionatore tradizionale, migliore sotto tutti i punti di vista.

Mai come in questo caso, quindi, vale la regola del “chi più spende meno spende”.

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