I climatizzatori portatili rispetto ai fissi, sono prodotti molto comodi da vari punti di vista, la possibilità di poterli muovere da una stanza a un’altra per avere sollievo dove c’è necessità, oltre al costo minore rispetto ad una soluzione a muro sono vantaggi non indifferenti.
Come tutti gli oggetti, hanno però anche alcune caratteristiche negative e una delle principali è il tubo esterno: elemento essenziale per il corretto funzionamento dell’apparecchio, ha lo scopo di veicolare l’aria calda raccolta nella stanza fuori dalla stessa, motivo per cui deve necessariamente essere collegato all’esterno.
Il collegamento con l’esterno richiede necessariamente un passaggio, da una finestra, da una porta o da una parete; a parte quest’ultimo caso, che però rappresenta un intervento piuttosto invasivo sull’edificio che non sempre si può fare, tenere una porta o una finestra accostata diminuisce l’efficienza del condizionatore, perché un po’ di aria calda rientra all’interno della stanza.
Per questo vi parliamo di Trotec Airlock 100, un prodotto che serve proprio a limitare al massimo questo calo di prestazioni dovute alla presenza del tubo: è un telo isolante, e la sua funzione è quella di impedire il passaggio dell’aria calda esterna all’interno della stanza e di quella raffreddata all’esterno.
Trotec AirLock 100: come funziona
Il telo isolante, dal punto di vista visivo, è un prodotto molto simile ad un lenzuolo bianco, molto lungo. La sua lunghezza è di 400 centimetri, quattro metri, più del “fratello” Trotec AirLock 200 che è un po’ più corto. La larghezza è di 40 centimetri, più che sufficiente per svolgere la sua funzione.
Al centro del telo si trova una cerniera, che ha due zip per aprirla e chiuderla; quando le zip sono alle due estremità della lunghezza, dei quattro metri, la cerniera è completamente aperta, mentre se le avviciniamo la cerniera si chiude. Lo scopo di questo sistema è quello di far rimanere tra le due zip un “occhio”, più o meno grande in base alle dimensioni del tubo che ci passerà attraverso; non ci sono quindi problemi relativamente alle dimensioni del tubo, perché si adatta a tutti i tipi di climatizzatore (non solo a quelli di marca Trotec, quindi).
Tornando al telo, questo può essere applicato sia ad una finestra che ad una porta-finestra, e ne andrà a percorrere tutto il perimetro; la finestra dovrà rimanere socchiusa, durante l’utilizzo (dalla fessura passerà il tubo) e il telo copre tutta quella parte d’aria che si trova tra l’anta aperta e quella chiusa/infisso, così da evitare gli scambi termici tra l’aria che rimane all’interno e quella che rimane all’esterno.
Applicazione e comodità di utilizzo
Quando applichiamo il telo Trotec alle nostre finestre, per prima cosa bisogna considerare che l’applicazione è permanente. Non in senso stretto (si può rimuovere quando si vuole) ma visto che ad applicarlo ci vuole un po’ di tempo, non lo si può mettere e poi togliere ogni giorno; bisogna considerare, quindi, che una volta applicato la finestra o la porta-finestra a cui è attaccato non si potrà aprire, motivo per cui sarebbe meglio scegliere per l’applicazione una stanza che ha più di una finestra, giusto per avere un ricambio d’aria.
Altra cosa importante sono le dimensioni dell’infisso a cui andiamo ad applicarlo. La lunghezza totale del telo è di 400 centimetri, che sono abbondantemente sufficienti sia per metterlo ad una normale finestra, che ad una porta-finestra, e ne avanza anche un po’. Per la parte che avanza non ci sono problemi, perché questa rimane per terra (o sul davanzale), piegata, senza dare fastidio di alcun tipo per l’utilizzo quotidiano.
Piuttosto, bisogna capire se la dimensione è quella giusta per la nostra finestra: il telo va applicato a tre lati, cioè uno dei lati lunghi e i due corti. Questo significa che l’altezza dell’anta, sommata alla lunghezza dei due lati corti, deve essere inferiore ai 4 metri per poterlo applicare; una finestra normale rientra abbondantemente in queste dimensioni, perché anche se fosse alta 150 centimetri e avesse i lati corti di 60 centimetri saremmo a 270 centimetri, per cui abbondantemente entro le dimensioni; per le porte-finestre, invece, bisogna stare un po’ più attenti, anche se generalmente va bene.
Il telo viene applicato per mezzo del nastro biadesivo, che troviamo sia incluso nella confezione che a parte, in qualsiasi negozio (quando quello incluso è finito, ovviamente), per cui non ci sono limiti per l’applicazione e possiamo usare il telo per più anni di seguito, e anche se cambiamo climatizzatore portatile.
Il nastro va messo in due strisce distinte: da un lato deve essere messo sull’infisso e sull’anta chiusa della finestra, dall’altro deve essere messo sull’anta che rimarrà aperta per permettere al tubo di passare. Una volta applicato il nastro adesivo, verrà messo il telo sulle due ante (facendo attenzione che non rimangano pieghe) e, alla fine, si possono chiudere le cerniere lasciando lo spazio per il passare del tubo. Ci si rende conto, così, che la finestra può essere chiusa (togliendo il tubo, quando il climatizzatore non funziona) ma non può essere aperta, ma solamente socchiusa.
In casi specifici, poi, potrebbe essere necessario effettuare qualche “ritocco” per garantire una tenuta più lunga: ad esempio, può essere utile mettere più strisce di nastro adesivo e non solo due per garantire una maggior tenuta al telo, oppure mettere un supporto per il tubo, che essendo piuttosto pesante potrebbe aprire, pian piano, la zip inferiore del telo portando così a una progressiva perdita di isolamento. Insomma, la soluzione non è ottimale come quella che troviamo nel forare la finestra o, ancora meglio, il muro, ma è chiaro che si tratta di una soluzione adatta a chi non può o non vuole fare queste due operazioni, per ovvi motivi.
Conclusione
Il telo proposto da Trotec è uno dei classici teli isolanti pensati specificamente per i climatizzatori portatili. Si tratta di un sistema che non è il massimo dell’ergonomia, né dal punto di vista funzionale (pensiamo ad una ventata improvvisa mentre la finestra è socchiusa), né dal punto di vista estetico (non è bello da vedere come non è bello da vedere il tubo, del resto).
Tuttavia è anche la soluzione meno invasiva che oggi abbiamo a disposizione, perché come detto prima tutte le altre soluzioni per isolare la stanza durante l’utilizzo di un climatizzatore portatile impongono di “forare” qualcosa, che sia il muro o la finestra, e non tutti possono farlo (pensando ad esempio a chi ha una casa ad affitto). Inoltre, nel momento in cui il condizionatore si toglie per riporlo durante l’inverno, si toglie anche il telo e tutto scompare in rimessa senza problemi.
A meno che il climatizzatore portatile funzioni anche come pompa di calore e possa anche riscaldare, ma anche in questo caso è un vantaggio, in inverno (quando il climatizzatore raccoglie il calore da fuori per portarlo dentro) perché isola comunque la stanza. Dal freddo, in questo caso.
Per cui, nonostante i problemi intorno all’acquisto di questo telo, alla fine l’acquisto è molto conveniente, principalmente in un’ottica di riduzione dei consumi: aumentando l’isolamento si evita la dispersione termica, e con una quantità di energia minore il condizionatore riuscirà a raggiungere la temperatura desiderata, rispetto a quanto farebbe senza il telo. Per cui, è vero, non sarà bello da vedere ma fa risparmiare, perché arriva anche a far risparmiare un euro al giorno. Questo significa che nel corso di tutti i mesi estivi il risparmio totale sarà notevole.
Da notare, infine, che il telo non è compatibile con i climatizzatori a due tubi, per cui bisogna necessariamente optare per soluzioni diverse, come il telo Trotec 200 proposto sempre da Trotec.